Gran Canaria: esplorando il centro-nord

Gran Canaria - Costa nord-occidentale


Terza isola dell’arcipelago canario per dimensioni, Gran Canaria viene definita “continente in miniatura” per la varietà di climi e panorami che racchiude: in un’isola che è stata dichiarata dall’UNESCO Riserva della Biosfera, il paesaggio è estremamente vario, dal nord fertile e lussureggiante, fino al sud arido e desertico ma dominato dai resort balneari.

Gran Canaria - Costa nord-occidentale


Allontanandosi dallo stereotipo di spiaggia e mare, il nord dell’isola offre paesaggi spettacolari, con scenografiche gole, campi e terrazzamenti, foreste di pini ricoperte di licheni. Raggiungendo la costa occidentale, questa ricca vegetazione lascia spazio ad un paesaggio più aspro, non meno affascinante e sicuramente uno dei più suggestivi.

Se siete amanti della natura e volete scoprire angoli segreti di Gran Canaria, qui trovate tre proposte. 

Agaete e il Puerto de las Nieves

Agaete- Gran Canaria


Agaete è un piccolo villaggio di pescatori sulla costa nordoccidentale di Gran Canaria, a 34 km a ovest di Las Palmas. In soli 45 km2 il comune di Agaete accoglie una grande diversità di paesaggi: dalle alte montagne del Macizo de Tamadaba che circondano la Valle di Agaete, alle impressionanti scogliere a strapiombo sulla costa. 

Vista del Tamadaba - Gran Canaria


Proprio accanto ad Agaete si trova il Puerto de las Nieves (Porto delle Nevi), caratterizzato da case bianche e azzurre e luogo perfetto per mangiare ottimo pesce fresco. A fianco, Playa de las Nieves è una spiaggia di sabbia e pietre nere dalle acque tranquille. 

Gran Canaria - Playa de las Nieves


Puerto de las Nieves è stato il principale porto dell’isola fino al XIX secolo (nel XVI fu un’importante via marittima per esportare la canna da zucchero di Agaete a tutta Europa) ed oggi è il terminal dei traghetti per Santa Cruz de Tenerife. 

Passeggiate per il porto fino al vecchio molo da cui potrete ammirare il moncone del Dedo de Dios (Dito di Dio), un monolito basaltico che costituiva una grande attrazione turistica finché, nel 2005, una tempesta l’ha gravemente danneggiato. 

Puerto de las Nieves - Gran Canaria


Proseguite poi lungo il Paseo de los Poetas, un lungomare molto suggestivo da cui si può ammirare il Teide, la montagna più alta di Tenerife. Arriverete quindi a Las Salinas, tre piscine naturali protette dal mare aperto grazie a piccoli pilastri di cemento, perfette per praticare sub o nuotare pacificamente.

Piscine naturali, Agaete - Gran Canaria


A 6 km da Agaete, contrastando completamente con l’aridità della zona costiera, si apre la Valle di Agaete, che si distingue per la singolare bellezza e i poderi di frutta tropicale, arance e piantagioni di caffè. Particolarità di questa valle è infatti il caffè arabico, che si coltiva nella valle dal XIX secolo, unico caffè prodotto in Europa e venduto sotto la marca “Café di Agaete”.

La Caldera de Bandama

Gran Canaria - Caldera de Bandama, vista dall'interno


La Caldera di Bandama, a 10 km da Las Palmas, è uno dei più grandi crateri vulcanici estinti dell’isola e anche il più recente. Questo cratere, di 1 km di diametro e 220 metri di profondità, si formò grazie a fenomeni di esplosione, quando l’acqua entrò a contatto con il magma, circa 5.000 anni fa. Il cratere viene chiamato anche la “19a buca”, perché nei suoi pressi si trova il più antico campo da golf spagnolo, il Real Club de Golf di Las Palmas.

Il suo nome deriva dall’uomo d’affari olandese Van Damme che, nel XVI secolo, visitò il cratere e si rese conto della fertilità del suolo vulcanico: le pietre che si trovano sul fondo del cratere assorbono, infatti, l’umidità notturna e la rilasciano di giorno, creando un microclima perfetto per la coltivazione della vite. La Caldera, area protetta dal 1994, è oggi la principale zona vinicola dell’isola.

Gran Canaria - Caldera de Bandama, vista dall'interno


All’interno del cratere sorprende la vegetazione: una volta passata la prima parte del versante di cenere grigia, il paesaggio si trasforma per ospitare cactus, palme, lentischi, olivi, ginestre e piante grasse.

Il modo migliore per esplorare la Caldera è quello di scendere il cratere a piedi. Il sentiero parte proprio da dietro il bar sulla strada di La Atalaya ed è relativamente facile: la discesa è di 170 metri e potete considerare più o meno un’ora e mezza per scendere e risalire. 

Lungo la discesa s’intravedono le grotte utilizzate dagli antichi canari per conservare il grano, cantine per la spremitura dell’uva coltivata a Bandama e alcune case con centinaia di anni di storia. Una curiosità? Il cratere è abitato da un contadino che coltiva alberi da frutta e si occupa di galline e capre.

Gran Canaria - Caldera de Bandama, vista dall'interno


Se volete, poi, ammirare il cratere in tutta la sua grandezza, recatevi in auto fino al belvedere del picco di Bandama, a 574 metri d’altezza, da cui potrete vedere le città di Las Palmas e Telde, le spiagge della costa est e le colline della zona centrale.

Roque Nublo

Il Roque Nublo è un’enorme roccia basaltica di 80 metri che si alza a 1.803 metri sul livello del mare. Si trova nella cosiddetta Cumbre, il cuore montuoso di Gran Canaria, dove le cime sono solitamente avvolte da nebbia e neve in inverno. Il suo nome fa, infatti, riferimento alle nubi e il suo profilo può essere ammirato da ogni angolo dell’isola, tanto da essere diventato uno dei simboli di Gran Canaria.

Gran Canaria - Roque Nublo


Sia la roccia più grande che quella minore situata lungo il cammino (soprannominata El Fraile per la forma di un frate che prega con la veste al vento) si formarono per erosione, a seguito dell’azione di acqua, vento, neve e gelo. 

Antico luogo di culto per gli aborigeni, tutta l’area circostante è stata dichiarata area naturale protetta nel 1987, e parco rurale sette anni dopo. 

Il modo migliore per raggiungere il Roque Nublo è attraverso il sentiero che parte dal Mirador de La Goleta (seguite le indicazioni, sulla strada da Ayacata a Cruz de Tejeda). 

Gran Canaria - Sentiero verso il Roque Nublo


La salita è abbastanza facile e dura circa un’ora, in cui incontrerete un sentiero botanico per riconoscere le piante autoctone più interessanti del percorso, e potrete notare il contrasto tra la pineta all’inizio e il suolo arido della cima.

Anche la temperatura scende gradualmente, man mano che si sale in cima, quindi portatevi una giacca leggera anche in estate. Una volta arrivati alla vetta avrete una vista spettacolare del barranco de La Culata.

Gran Canaria - Vista dal sentiero verso il Roque Nublo