Valencia - guida alla Città delle Arti e delle Scienze (parte prima)

Se siete stati a Parigi vi sarete emozionati di fronte a tanta tradizione e cultura e, dopo aver visitato i luoghi e i monumenti più famosi, giunti al quartiere “La Defense”, avrete avuto la sensazione di arrivare su un altro pianeta. Una sensazione simile la avreste provata quando stavano costruendo quella che oggi è diventata La Città delle Arti e delle Scienze di Valencia: si poteva intuire che qualcosa di grande sarebbe venuto fuori da quei cantieri.

Alla fine degli anni 90 del secolo scorso questa grande costruzione cominciava a prendere forma e nell’aprile del 1998 si aprirono le porte per la prima installazione.

Si trattava del…

L'Hemisferic

L´Ombracolo

E’ un edificio impressionante, disegnato dall’architetto D. Santiago Calatrava, con un messaggio pieno di simbolismo, poiché ha la forma di un grande occhio umano che rappresenta lo sguardo della sapienza. E’ circondato da una distesa d’acqua di 24.000 metri quadrati che fa da tappeto a questa maestosa opera formando un complesso di bellezza straordinaria.

Questo gioiello architettonico, in stile moderno come tutto il complesso che lo circonda, è uno spazio per proiezioni audio-visive dove si utilizzano tre sistemi diversi: il formato grande IMAX Dome, il cinema in 3D e le proiezioni digitali. Si realizzano proiezioni e documentari dei temi più diversi, la maggior parte dei quali riguardano l’astronomia, la natura, le scienze e le tradizioni e culture di tutti i luoghi e di tutti i tempi.

Si proiettano anche film per bambini, per il divertimento dei più piccoli. 

All'interno dell'Hemisferic

L'interno dell'Hemisferic

Il suo schermo concavo di 900 metri quadrati e i “traduttori spaziali” che gli spettatori indossano sulla fronte, fanno si che appena entrati nella sala si senta qualcosa di magico e speciale. Le immagini coprono tutto lo schermo grazie ai 6 proiettori e avvolgono talmente lo spettatore da farlo sentire parte dello spettacolo. E’ la sala di proiezione con queste caratteristiche più grande di Spagna. 

Questo spazio colossale è parte di un complesso architettonico che ha una superficie di 350.000 metri quadri, con una lunghezza di quasi 2 km...  

I lavori di costruzione seguirono il letto del fiume Turia, un luogo che dopo la grande inondazione del 1957 si seccò per sempre, poiché le acque furono deviate per far sì che non avvenissero altre inondazioni. Oggi questo luogo è frequentato da persone di tutte le età per praticare sport, passeggiare, andare in bicicletta ed è utilizzato per organizzare feste locali, festivals e altro, oltre ad essere, come abbiamo visto, la sede di una delle costruzioni d’arte moderna più grandi e spettacolari del mondo: la Città delle Arti e delle Scienze di Valencia.

Già alle porte del nuovo millennio, quello che ora è diventato un’icona mondiale della città di Valencia, cominciava a prendere forma e alla fine dell’anno 2000, il Museo delle Scienze Principe Filippo, che prese il nome in onore di colui che oggi è il re di Spagna, aprì le sue porte.

Un altro grande regalo per gli occhi che cominciò a far parte del patrimonio artistico di questa città...

Museo delle Scienze Principe Filippo

Museo de las Ciencias Principe Felipe

Questa imponente costruzione, Il Museo delle Scienze Principe Filippo, ospita un percorso che mostra l’origine della vita fino ai giorni nostri, dal punto di vista della evoluzione tecnologica e scientifica che si è prodotta durante la storia dell’umanità, arrivando addirittura a predirne lo sviluppo futuro.                                                                                                  

Anche questo edificio, come L’Hemisferic, è opera dell’architetto D. Santiago Calatrava

Con i suoi 26.000 metri quadri di spazio utile per le esposizioni, è il Museo delle Scienze più grande di Spagna.

I più di 4000 cristalli che rivestono il museo, fanno si che la sua luminosità, in una città dove già il sole del mediterraneo mette allegria a tutti, contagi le persone di energia per addentrarsi nei 42.000 metri quadri di superficie costruita. 

Una parte dell'interno del museo

Interno dell'Hemisferic

Il museo è molto interattivo, prova ne è il motto che presiede a tutte le sue attività: “Proibito non toccare, non sentire, non pensare”.

Il Museo delle Scienze Principe Filippo è diventato una porta per la sapienza, dove la scienza accoglie la gente comune prestando un occhio di riguardo anche al mondo della scuola, perché tutti possano accostarsi al sapere in modo divertente e imparare cose che si ricorderanno per tutta la vita. E’ dimostrato che quello che si apprende attraverso le emozioni, s’impara più facilmente e rimane impresso nella nostra memoria. Nel museo ci sono alcune esposizioni permanenti e altre temporanee, come per esempio quelle organizzate in coincidenza degli anniversari delle grandi scoperte, date che sono state fondamentali per la storia dell’umanità, oppure esposizioni di temi particolari, come per esempio la recente esposizione presentata dalla compagnia Pixar, che ha voluto condividere con il pubblico le celebrazioni per i 25 anni di cartoni animati ed è stato un grande successo di pubblico. 

Tra le esposizioni permanenti ci sono “Il Bosco dei Cromosomi", "Gravità Zero", "Il Teatro dell'Elettricità" e "Comunicare, dai segnali di fumo ai satelliti".

Laboratorio sull’elettricità

 Teatro de la Electricidad

Nel laboratorio sull’elettricità si può imparare in maniera leggera e divertente quali sono i fenomeni fisici che generano l’elettricità.

Il Satellite nell’esposizione “Gravità Zero” 

Esposizione Gravidad Cero

Gravità Zero è gestita in collaborazione con l’agenzia spaziale europea.  Uno spiegamento di telescopi e satelliti speciali riempiono questo luogo, che ha come punta di diamante uno spazio adibito in modo tale da sentirsi un’astronauta che vede la terra, come se vi trovaste nella stazione spaziale internazionale.

 

Per ulteriori informazioni guarda il seguente articolo su questa favolosa costruzione:

Valencia – Guida alla Città delle Arti e delle Scienze (parte seconda)

Come arrivare:

 



Il modo più facile per arrivare alla Città delle Arti e delle Scienze è con il trasporto pubblico. Si possono prendere gli autobus 19, 35, 95 e 40, alcuni dei quali partono da piazza del Ayuntamiento. Un’altra possibilità è andare in metro. Prendendo le linee 3 o 5, potete scendere alla fermata Alameda e camminare per il letto del fiume Turia, una passeggiata gradevole che dura circa 15 minuti. Ci sono anche percorsi per biciclette che possono essere una valida alternativa.