Alla scoperta dei vini spagnoli

Da buon paese mediterraneo, la Spagna vanta una ricca tradizione tanto nella produzione quanto nel consumo del vino, fino a poco tempo fa la bevanda alcolica più consumata nel Paese, ed uno dei suoi prodotti di derivazione agricola più esportati. 

Se amate il vino e la buona tavola, vorrete probabilmente rubare alcune ore alla spiaggia o alle visite a monumenti e musei per esplorare cantine e "bodegas" e scoprire i prodotti eno-gastronomici locali.
Ecco quindi una breve guida per aiutarvi nella lettura dell'etichetta dei principali vini spagnoli.

I vitigni

Bodega de vino

Partiamo dai vitigni. Le varietà conosciute e censite sono più di 600, anche se la produzione deriva quasi esclusivamente da una ventina di ceppi principali; ecco i più diffusi:

Tempranillo; all'origine della maggior parte dei più apprezzati vini D.O.C La Rioja; il nome fa riferimento alle caratteristiche di maturazione (che si produce diverse settimane prima delle altre varietà a parità di condizioni; "temprano" significa "presto").
È una varietà autoctona de La Rioja, ma si è diffusa in molte regioni anche grazie alle ottime caratteristiche di adattamento climatico. Gli intenditori attribuiscono ai vini prodotti con queste uve un intenso colore rosso rubino ed aromi di frutti di bosco, tabacco, vaniglia, cuoio ed erba.

Garnacha; una delle varietà mediterranee più diffuse nel mondo (forse di origine italiana), alla base della produzione di ottimi vini, sia bianchi che rossi, caratterizzati da una forte gradazione alcolica (13-16%), molto corposi e di colore poco intenso.

Albariño: il più diffuso nella zona nord-ovest del paese (in particolare nelle Riax Baixas in Galizia), insieme al Verdejo (tipico della zona di produzione della D.O. Rueda, in Castilla y Leon) è all'origine di ottimi vini bianchi secchi, caratterizzati da un inconfondibile aroma di albicocca, colore molto chiaro (spesso con riflessi dorati o verdi) e poco corpo.

Macabeo; una tipologia di uva bianca diffusa principalmente nelle regioni di Catalogna, Castilla y Leon, La Rioja e Aragona, famosa soprattutto per essere alla base dei famosi "cava" spagnoli (insieme alle uve Parellada e Xarel-lo), oltre che dei bianchi provenienti da La Rioja e degli spumanti della regione del Rueda. Da origine ad un vino dal colore pallido, caratterizzato da un aroma di frutta acerba e bassa gradazione (9-10%).

Palomino; uno dei vitigni più pregiati e diffusi del sud della Spagna (in particolare nella zona di Jerez de la Frontera e Sanlucar de Barrameda), protagonista insieme al Pedro Ximenez della produzione dei vini bianchi più famosi di queste zone: il vino fino, l'amontillado e l'oloroso.
Grazie al particolare processo di elaborazione tradizionalmente associatole (che prevede l'aggiunta di alcool e l'invecchiamento in botte), questa uva da origine a vini secchi, corposi, spesso con aromi di mandorle e forte gradazione alcolica (15-22%).

L'invecchiamento

Wine bottles 

I vini spagnoli vengono spesso etichettati anche in base l'invecchiamento. L'annata di raccolta può apparire sull'etichetta (per legge è necessario che almeno l'85% del vino derivi dalla vendemmia dell'anno indicato), mentre il processo seguito per l'invecchiamento viene identificato con varie possibili diciture:

Joven: vino (bianco, rosso o rosato) invecchiato meno di due anni.

Crianza: per i vini rossi, questo termine indica un invecchiamento di almeno due anni, di cui sei mesi in botti di rovere. Per i vini bianchi ed i rosati, almeno un anno di invecchiamento di cui sei mesi in botte.

Reserva: per i rossi: tre anni con un anno in botte. Bianchi e rosati: due anni con sei mesi in botte.

Gran Reserva: vino con un minimo di cinque anni (rosso) o quattro anni (bianco e rosato), dei quali diciotto mesi in botti nel caso dei rossi, e sei nel caso di bianchi e rosati.

Le zone di produzione

 

Catalonya wineyard

Con più di 1,2 milioni di ettari di vigneti, la Spagna è il paese con la maggiore estensione di coltivazioni di questo tipo al mondo (anche se a livello di produzione viene superata da Italia e Francia); ecco qualche riferimento sulle maggiori zone di produzione e le denominazioni di origine più apprezzate:

Ribera del Duero
Una prestigiosa regione vinicola situata nella comunità autonoma di Castilla y Leon (nel nord-ovest del paese), lungo le rive del fiume omonimo. I vini con D.O. Ribera del Duero sono in genere rossi (anche se sono presenti alcuni rosati), ottenuti principalmente da uve tempranillo e garnacha, ma anche da cabernet sauvignon e merlot.

La Rioja
In questa regione situata nel centro-nord del paese vengono prodotti alcuni dei vini più apprezzati e diffusi di Spagna, in particolare rossi.
La D.O. Rioja è suddivisa in tre zone di produzione, situate nel territorio regionale e in parte dei Paesi Baschi e Navarra: Rioja Alta, Rioja Baja, Rioja Alavesa, che danno origine a vini con differenti caratteristiche.

Rias Baixas
Un zona di produzione situata in Galizia, una delle regioni spagnole con le più forti tradizioni gastronomiche, arricchite dalla produzione di ottimi vini bianchi.
La D.O. Rias Baixas (una delle cinque riconosciute alla Galizia) protegge vini prodotti a partire da uve Albariño coltivate con la tradizionale tecnica del terrazzamento, che garantisce maggiore produzione negli scoscesi paraggi della costa e ripara le viti dal vento oceanico e la forte umidità.

Catalogna
Tradizionalmente una delle regioni più attive dal punto di vista enologico (sia per la produzione che per il consumo), in particolare per i cava (gli spumanti spagnoli), che rappresentano più della metà della produzione vinicola della zona.
La Catalogna vanta dodici denominazioni di origine: Cava, Penedes, Terra Alta, Catalunya, Tarragona, Conca del Barberà, Costers del Segre, Empordà, Montsant, Priorato, Alella, Pla de Bages.
Come detto, protagonisti assoluti sono gli spumanti cava, ma si fanno notare anche prestigiosi vini bianchi ottenuti da uve Macabeo, Xarel-lo, Moscatel, Malvasia e Picapoll.

Andalucia
La grande estensione e la gran varietà morfologica del territorio regionale, combinata con le eccellenti condizioni climatiche della zona (che favoriscono tra l'altro l'anticipo della vendemmia, che da queste parti si effettua ad agosto) permettono una notevole estensione dei vigneti, che coprono circa 40.000 ettari, dando origine ad un'ampia varietà di tipologie, dominate quantitativamente e qualitativamente dai vini bianchi provenienti da uve Palomino, Pedro Ximenez e Moscatel.
Ecco le denominazioni d'Origine Andaluse: D.O. Condado de Huelva, D.O. Jerez-Xérès-Sherry, D.O. Málaga, D.O. Montilla-Moriles, D.O. Sierras de Málaga, D.O.Vino Naranja del Condado de Huelva.