Un viaggio gastronomico a Minorca

La cucina tradizionale di Minorca rientra in quella che è definita la dieta mediterranea: una cucina prevalentemente povera, con prodotti di stagione provenienti della terra e dal mare. Non a caso, l’agricoltura e la pesca erano le attività principali prima dell’arrivo del turismo. 

Gastronomia minorchina

I piatti sono semplici, a base di verdure, pesce e carne, sebbene in molti si noti l’influenza delle culture che colonizzarono l’isola (arabi, francesi e inglesi). 

Anche la pasticceria è molto ricca e, nonostante vengano usati sempre gli stessi ingredienti -uova, farina, zucchero e lardo- possiamo trovare moltissime elaborazioni: paste, pasticcini, budini, torte, biscotti.

Pasticceria minorchina

Ecco i prodotti che non potete perdervi durante la vostra prossima vacanza a Minorca. 

Il formaggio Mahón-Menorca DOP

Questo formaggio si elabora con latte intero di mucca, stagionato esclusivamente nell’isola di Minorca, motivo per cui nel 1985 gli è stata data la denominazione di origine protetta. Sono proprio i fattori geoclimatici, quali le caratteristiche del suolo, la temperatura, l’umidità e la luce, e quelli produttivi (un processo di elaborazione e di stagionatura tradizionale molto antico), che determinano l’aroma e il sapore unico di questo formaggio.

Formaggi minorchini

A seconda del trattamento a cui viene sottoposto il latte, si distingue il formaggio Mahón-Menorca artesano (artigiano, con latte crudo appena munto) e il formaggio Mahón-Menorca (con latte pastorizzato). 

Questi possono a loro volta essere divisi in tre gruppi, a seconda dei mesi di stagionatura: il formaggio tierno (tenero, 21-60 giorni) è di colore bianco-giallastro, con un lieve tocco acidulo; il semicurado (semistagionato, 2-5 mesi) con buccia arancione o marrone e un sapore più forte; il curado (stagionato) dal sapore decisamente forte e leggermente piccante.

Produzione artigianale di formaggio minorchino

Sull’isola potete trovare varie aziende agricole che si dedicano alla produzione di formaggio; potete visitarle gratuitamente o con visita guidata e comprare formaggio direttamente lì.

Il formaggio si trova anche in qualunque supermercato e negozio di souvenir di tutta l’isola.

Gli insaccati

Gli insaccati a Minorca sono molto comuni, legati alla tradizione della matanza (uccisione del maiale). La più famosa tra gli insaccati minorchini è forse la sobrasada, una specie di salsiccia di maiale stagionata, dal tipico colore rosso della paprika che contiene. Solitamente si mangia tostata o cotta in inverno, con miele e formaggio, oppure cruda spalmata sul pane in estate.

Sobrasada

La carn-i-xulla è simile al nostro salame e, a differenza della sobrasada, si mangia sempre cruda ed è ideale per aperitivi e panini.

Altri insaccati tipici sono il botifarró (la morcilla spagnola, una salsiccia con sangue di maiale) e il camallot o cuixot (di carne macinata cotta). 

Caldereta de langosta

Questo è uno dei piatti tipici dell’isola, piuttosto recente (non si trovano, infatti, ricette nei libri anteriori agli anni ‘70) e diventato di moda grazie al turismo. E’ una zuppa di aragosta minorchina con un soffritto di cipolla, aglio, pomodoro e peperoni, cotta in un recipiente di terracotta e servita con fette di pane raffermo. Il nome deriva dal caldero (calderone di ferro battuto), il recipiente in cui veniva cotta sulle imbarcazioni dei pescatori.

In teoria, prima di assaggiare il piatto, il cameriere dovrebbe mostrarvi l’aragosta viva, oppure farvela scegliere dall’acquario. I prezzi sono abbastanza elevati, si aggirano sui 55€ a persona; sebbene sia nata a Fornells, potete trovare ottime calderetas nei ristoranti di Mahón o Ciutadella. 

Le coques

La coca è una specie di focaccia, sottile oppure più alta a seconda che sia dolce o salata, di forma rotonda o rettangolare.

La coca salata più conosciuta a Minorca è quella ricoperta di pomodoro. Possono anche essere ricoperte di peperoni rossi, con sofrito (un soffritto di peperoni rossi e verdi, aglio, pomodoro, cipolla, capperi e sale), oppure con alici, olive, sardine in salamoia (tipiche durante la quaresima). Potete trovare coques in qualunque forno.

Coca con susine

La coca dolce, invece, è di solito molto più alta, e può essere ricoperta con crema, sobrasada, zucchero, albicocche o susine. Tra queste rientra la coca bamba, di forma rotonda, tipica delle feste patronali di Minorca, che si mangia a colazione inzuppandola in una tazza di cioccolata calda.

Pastissets

Pastissets

I pastissets sono biscotti di pasta frolla a forma di fiore con le punte arrotondate. Il nome deriva da pastis (dolcetto) e set (sette), quindi dovrebbe teoricamente avere 7 petali, ma se ne possono anche trovare da meno. Possono essere semplici, ricoperti di zucchero a velo, oppure con ripieno di marmellata di fichi (i più buoni!).

Anticamente questi biscottini venivano preparati per Natale e in occasione di feste familiari, come matrimoni o comunioni, mentre oggi si trovano tutto l’anno in qualunque pasticceria o forno. Li vendono perfino in sacchettini come souvenir.

Ensaimada

Ensaimada

Il nome di questa specie di brioche a spirale deriva da saim, lardo di maiale in catalano, ingrediente principale di questo dolce. E’ un prodotto originalmente di Maiorca (ma non discutete di questo con un minorchino!), tuttavia Minorca è altrettanto famosa per le sue ensaimadas, tanto che le troverete in qualunque forno o pasticceria ed è molto comune vedere turisti in aeroporto con una o più ensaimadas nella caratteristica confezione ottagonale. 

Ce ne sono di vari tipi in commercio: vuota o ripiena di crema, cabello de angel (una confettura di zucca), cioccolata, panna, albicocche secche o sobrasada. La mia preferita? Crema caramellata.  

Gin Xoriguer

Gin Xoriguer

Il gin di Minorca è un’evidente testimonianza della presenza inglese sull’isola. 

Minorca fu parte della corona britannica per più di 200 anni, periodo durante il quale migliaia di marinai e soldati inglesi occuparono l’isola. Per rispondere alla domanda di gin, bevanda tipica dell’epoca, alcuni artigiani minorchini decisero di importare bacche di ginepro e fabbricare gin sull’isola.

Durante un secolo il gin divenne sempre più popolare anche tra i minorchini, fino a quando un membro della famiglia Pons iniziò a commercializzarlo con la marca Xoriguer, il nome del vecchio mulino a vento dell’antica attività familiare.

Ad oggi una bottiglia di Gin Xoriguer è uno dei souvenir immancabili di una vacanza a Minorca ed è uno degli ingredienti principali della pomada o Gin amb llimonada, bevanda tipica delle feste popolari estive. 

Non può mancare, poi, una visita guidata alla distilleria Xoriguer, nel porto di Mahón.